I collezionisti filatelici nel mondo sono probabilmente milioni. Migliaia sono i clubs, centinaia le case d'asta, molte migliaia i commercianti con i loro periodici listini; mentre cataloghi, riviste e pubblicazioni filateliche, in tutte le lingue, non si contano più.

La filatelia è un fatto sociale, un mondo a sè stante con mostre locali o nazionali, con le sue frequenti esposizioni internazionali, con i suoi congressi e le sue borse: un mondo che ha dato vita ad un mercato internazionale solido, favorito dalle stesse amministrazioni postali, che finanziano a volte le grandi esposizioni. Un mercato che ha trasformato il francobollo da semplice minuscolo oggetto da collezione in un vero e proprio bene reale. Un quid esigibile in ogni parte del mondo.  Dalla vastità degli interessi e dei capitali che gravitano su questo mercato e malgrado la serietà della maggioranza dei suoi operatori commerciali, tale mercato non poteva sottrarsi ad un certo inquinamento ad opera di abili falsari. Un inquinamento antico che, non ha mai intaccato la solidità e lo sviluppo, ma che ha creato sin dall'inizio del Novecento la INDISPENSABILITA' DELLA PERIZIA. Tanto che oggi un francobollo di un certo valore non circola, non ha mercato, e quindi non si vende, senza la firma o il certificato di un perito ufficialmente riconosciuto.

Ma... periti non ci si improvvisa. Perchè la competenza richiede anni di studio e di ricerche, un cospicuo e sicuro materiale di confronto e tanta esperienza personale.